Parchi - Comune di San Cesario sul Panaro

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Parco di Villa Boschetti
Villa Sorra

 

Parco di Villa Boschetti parco boschetti

 

Il Parco di Villa Boschetti è stato costruito contemporaneamente alla Villa e ha avuto una storia ricca di modifiche e trasformazioni, prima di assumere l'attuale aspetto che hanno risentito sia delle influenze stilistiche dei vari periodi storici attraversati sia della disponibilità economica della famiglia Boschetti. Nel Settecento presentava la tipica struttura detta "all’italiana", cioè un insieme strutturato e geometrizzato di alberi, siepi e viottoli; in seguito a vari interventi è divenuto nel tempo più simile a un giardino romantico all'inglese, un giardino paesaggistico che ha come caratteristica principale quella di apparire come un territorio naturale, quasi selvaggio. Intorno agli anni Venti dell'Ottocento, in occasione di una ristrutturazione della Villa, i Boschetti misero mano all'impianto del giardino adeguandolo alle mode paesaggistiche dell'epoca, con la formazione di un "bosco inglese" attraversato da percorsi ad andamento irregolare e la creazione di un laghetto artificiale dalle naturali forme. A partire dal secondo dopoguerra il giardino subisce una forte semplificazione che porta ad esempio, all'eliminazione del giardino all'italiana e all'interramento del laghetto.

Il Parco, di proprietà comunale, viene aperto al pubblico durante il periodo primaverile e estivo e, in particolare in estate, diviene un luogo d'incontro per i cittadini e sede di feste e manifestazioni culturali. parco boschetti 1Luogo di grande interesse naturalistico presenta, al suo interno, 

per citare alcune specie arboree e arbustive, cespuugli di bosso, un rilevante tiglio autoctono, alcuni platani monumentali, delle quercie farnie, una magnolia, un cipresso d'America, una quercia del Libano e un gruppo di carpini.

Si può vivere l'area del Parco inoltrandosi nei vialetti ghiaiosi che vi si addentrano, oppure sostando nel magnifico e grande prato posto al suo ingresso, sotto la facciata sud della Villa, da cui si può accedere anche alla corte settecentesca.

L'accesso al Parco è posto su Corso Libertà.

 

 


 

 

 

 

Villa Sorra

 

 

villa sorra

Villa Sorra è una delle più importanti ville storiche del territorio modenese. Nel suo parco si trova quello che è considerato l'esempio più rappresentativo di giardino "romantico" dell'Ottocento estense ed è da molti ritenuto il più importante tra i giardini informali presenti in Emilia Romagna. Se i singoli elementi che costituiscono il complesso (villa, edifici rustici, serra, parco storico, rovine romantiche, vie d'acqua, giardino campagna) hanno tutti un rilievo non solo locale, la coesistenza degli stessi dà luogo a un campione pressoché unico di paesaggio agrario preindustriale, di inestimabile valore storico, culturale e ambientale. La tenuta, che conserva ancora oggi il nome dei Sorra (nobile famiglia che edificò il complesso e ne ebbe la proprietà per quasi due secoli), è dal 1972 di proprietà dei Comuni di Castelfranco Emilia, Modena, Nonantola e San Cesario sul Panaro.

 

L'Edificio Nobile
Al centro del complesso sorge la villa, costruita per volontà del conte Antonio Sorra all'inizio del XVIII° secolo su progetto di Giuseppe Antonio Torri. L'edificio, a pianta quadrata e costituito da un corpo centrale sovrastato da un'altana, aveva originariamente un più accentuato volume piramidale dovuto alla presenza di un torrino esagonale che però fu demolito nel dopoguerra e mai più ricostruito. All'interno si possono ammirare diversi affreschi, i decori sulle pareti e le volte delle stanze e le 12 tempere su tela che costituivano l'arredo delle due salette (ora momentaneamente esposte al Palazzo Ducale di Sassuolo).


Il Giardino Storico

giardino

Costruito nel Settecento assecondando gli schemi formali dell'epoca, nella prima metà dell'Ottocento venne ristrutturato secondo le nuove regole compositive del giardino all'inglese per volere della marchesa Ippolita Levizzani, moglie del conte Cristoforo Munarini Sorra. A seguito di questa trasformazione acquisì una grande fama, divenendo meta di così tanti visitatori da rendere necessario redigere, nel 1852, un regolamento per i "forestieri che potessero intervenirvi". Nel giardino di Villa Sorra compare quasi tutto il repertorio del "giardino romantico", secondo i precetti divulgati in Italia, tra gli altri, da Ercole Silva e Luigi Mabil.

 

Domeniche al Parco
Come è ormai tradizione, tutte le domeniche e i festivi, da aprile a settembre, la fruizione dei visitatori viene allietata da piccoli intrattenimenti, quali spettacoli di burattini e concerti di musica classica, ma anche esibizioni di clown e giocolieri, ludolaboratori e tante altre iniziative. Sono queste le "Domeniche al Parco", un calendario di eventi rivolto a famiglie con bambini, singoli e gruppi, che testimonia le grandi potenzialità del complesso anche come contenitore di iniziative culturali e ricreative. In queste occasioni è anche possibile visitare il giardino storico, accompagnati dalle guide autorizzate.

 

Accesso alla Villa

accesso villa

Il parco di Villa Sorra è aperto nelle ore diurne tutto l'anno. Il giardino storico è invece visitabile solo accompagnati da personale autorizzato tutte le domeniche e i festivi, al pomeriggio, da aprile a settembre e, per gruppi, anche su appuntamento. La villa, oltre che in caso di eventi quali concerti e intrattenimenti vari, è visitabile con guida nelle giornate del 25 aprile, 2 giugno e 15 agosto. Villa Sorra è affascinante in ogni periodo dell'anno, ma non mancate di visitare il giardino storico in primavera ed in autunno, quando le combinazioni coloristiche delle chiome lo trasformano in un variopinto quadro pittoresco.

 

Il Comune di San Cesario sul Panaro assieme a quelli di Castelfranco Emilia, Modena e Nonantola, è proprietario del complesso di Villa Sorra dal 1972, avendo acquisito il bene dall'ente morale "Pio Istituto coniugi Cavazza", allora insieme alla Provincia di Modena. Nel 1983 la Provincia di Modena cedette la propria quota al Comune di Castelfranco Emilia, e ora la proprietà è suddivisa solamente tra i Comuni con quote rispettivamente del 48% (Castelfranco Emilia), 31% (Modena), 14% (Nonantola), 7% (San Cesario sul Panaro).

Nel 1997 gli stessi hanno sottoscritto una convenzione, strumento finalizzato ad aumentare l'efficacia del loro intervento e quindi volto a promuovere azioni di conservazione, recupero e valorizzazione di quella che è sicuramente una delle emergenze di carattere artistico, storico-culturale e ambientale di maggior importanza di tutta la Provincia di Modena. Questo documento definisce anche la struttura organizzativa del complesso, che qui di seguito riportiamo sinteticamente.

La Conferenza dei Sindaci è l'organo che ha la funzione di dettare gli indirizzi delle attività e di controllarne i risultati: In particolare approva ogni anno:

la preventivazione generale delle attività e le relative spese, anche di incidenza pluriennale; i programmi delle opere e dei lavori di manutenzione, ristrutturazione e miglioramento dell'immobile;
i piani delle iniziative, delle attività e dei servizi da svolgere per la valorizzazione storico-culturale e naturalistica del Complesso; la rendicontazione delle spese annualmente sostenute;
le proposte di modifica e/o risoluzione della convenzione o di modifica del rapporto di collaborazione tra gli Enti partecipanti.
Ne fanno parte i Sindaci o gli Assessori delegati dei rispettivi Comuni. Valerio Zanni, sindaco di San Cesario sul Panaro, Sergio Graziosi, sindaco di Castelfranco Emilia, Mario Lugli, vicesindaco di Modena e Pier Paolo Borsari, sindaco di Nonantola.

I Comitati Tecnici Consultivi (CTC), suddivisi per aree tematiche di intervento e di attinenza per il complesso, sono formati da tecnici ed esperti nominati da ciascun Comune proprietario e hanno il compito di esprimere pareri, valutazioni e proposte sui temi di loro competenza:

 

  • Ambiente (manutenzione ordinaria e straordinaria del verde, educazione ambientale);

  • Architettura (interventi edilizi e urbanistici, manutenzione ordinaria e straordinaria dei fabbricati);

  • Beni e attività culturali (promozione, valorizzazione, conservazione e animazione);

  • Sicurezza e Vigilanza
    Al direttore è affidata la responsabilità gestionale dell'intero complesso nonchè il compito di dare esecuzione alle attività programmate e definite dalla conferenza dei sindaci. A lui competono la predisposizione dei programmi e dei piani di intervento nonchè la formazione di tutte le proposte e la definizione degli obiettivi per le attività e le iniziative da assumere, attraverso la collaborazione dei CTC. Compete pure al direttore la predisposizione dei documenti di peventivazione e di rendicontazione annuale delle entrate e delle spese relative all'attività. La convenzione assegna al Comune di Castelfranco Emilia il compito di garantire il supporto istituzionale e organizzativo per lo svolgimento delle funzioni e dei servizi ivi previsti. Gli atti e le procedure sono quindi svolti direttamente dal Comune per conto di tutti gli Enti proprietari.

 

Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale di Villa Sorra: www.villasorra.it

 

 

 

 

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