Essere giovani a San Cesario
Cosa significa avere meno di venticinque anni e vivere in un piccolo comune? Quali tipi di esigenze, aspettative e bisogni hanno i ragazzi e le ragazze di questo tipo di comunità? Si tratta di domande molto diffuse tra chiunque si sia rivolto, con curiosità, al mondo dei più giovani e alle sue caratteristiche. A San Cesario, l’Amministrazione comunale sta cercando le risposte a questi interrogativi partendo dall’ascolto dei più giovani.
Il processo, che ha avuto avvio durante l’estate, partiva dal bisogno di comprendere più a fondo i bisogni di ragazzi e giovani adulti per immaginare politiche che rispondessero con sempre maggiore precisione alle loro necessità e che fossero in grado di sostenere efficacemente i loro progetti di vita e la loro visione di futuro. Un processo che vede nella comunità, e in particolare nei più giovani, gli interlocutori indispensabili per innovare tutte le politiche, uscendo dalle logiche meramente settoriali, abbracciando piuttosto l’insieme delle risorse di comunità e delle potenzialità del territorio.
Ad oggi sono stati messi in campo diversi strumenti di ascolto e riflessione: osservazione sul campo, interviste, focus group, analisi delle interazioni sui social media, infine un sondaggio online: quest’ultimo strumento è dedicato agli under venticinque, è stato inaugurato ad inizio anno e sarà attivo fino al 14 febbraio (prolungando l’iniziale scadenza fissata al 31 gennaio).
Più di 150 i ragazzi che hanno risposto ad oggi: la maggior parte dei rispondenti sono ragazze e ragazzi che vivono a San Cesario da sempre, di età compresa tra gli 11 e i 25 anni.
Diversi elementi li rendono del tutto simili ai loro coetanei di altre realtà: passano il loro tempo libero praticando sport, navigando su internet o uscendo con gli amici; ricercano la compagnia e il supporto dei coetanei e hanno come principali punti di riferimento la famiglia e gli amici. Emergono poi alcuni elementi caratteristici della realtà sancesarese: tra i punti di riferimenti per loro più significativi sul territorio, ci sono i luoghi sportivi, le aree verdi ma anche (a sorpresa) alcuni negozianti, inoltre al contrario di giovani di realtà più grandi si sentono piuttosto ottimisti riguardo al proprio futuro e a quello della comunità. Un’attenzione, quella verso il proprio territorio, che si esprime anche attraverso critiche o necessità ben precisate: molto frequente la richiesta di collegamenti ciclopedonali verso altri centri, inserita all’interno di una spiccata sensibilità verso la mobilità sostenibile (preferiscono muoversi a piedi, in biciletta, con mezzi di trasporto).
I giovani di San Cesario hanno un’idea chiara su cos’è un luogo di aggregazione: uno spazio che accoglie interessi diversi, senza obbligo di consumo, con orari flessibili, dove poter scegliere sul momento cosa fare e anche dove poter semplicemente stare in compagnia; uno spazio versatile, a bassa definizione, aperto a tutti, animato dai giovani ma non solo, dove gli stimoli sono al contempo sociali, culturali, ecologici; un luogo soprattutto dove è possibile incontrare persone nuove, vivacizzato da eventi più contemporanei.
In particolare i giovani tra i 16 e i 24 anni si aspettano dalla propria comunità e territorio più opportunità formative e di confronto sulle opportunità di lavoro: un piccolo Comune, nella visione dei giovani, non deve necessariamente offrire in loco la risposta alle loro esigenze, ma può aiutare il giovane a comprendere dove e come trovare le opportunità più giuste, creando e potenziando le proprie connessioni (materiali, immateriali, digitali) con il mondo per costruire una San Cesario sempre più a misura di futuro.
Il sondaggio sarà attivo fino al 14 febbraio (compilabile on line al seguente link https://bit.ly/3zqrpld). Gli esiti saranno resi pubblici e discussi oltre che con i giovani anche con la comunità interessata, nell’ambito di laboratori progettuali in programma a fine febbraio/marzo.
Per informazioni: ideagiovani@comune.sancesariosulpanaro.mo.it